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Disturbi d’ansia

  • Novembre 4, 2025

Molti bambini e adulti con sindrome di Asperger sembrano esposti a stati d’ansia per gran parte della giornata, oppure in modo estremo di fronte al verificarsi di eventi specifici.
Spesso le persone autistiche sono brave a fare una cosa, cioè preoccuparsi.
Molti adulti Asperger affermano di non riuscire a pensare a un momento della loro vita in cui non si siano sentiti ansiosi. Non sappiamo se si tratti di una caratteristica costituzionale delle persone Asperger o del risultato dello stress eccessivo che deriva dal tentativo di socializzare e di far fronte all’imprevedibilità e alle esperienze sensoriali della vita quotidiana.

Da un punto di vista biologico

Da un punto di vista biologico sono evidenti alcune differenze nella regolazione e nella responsività dell’asse limbico-ipotalamo-ipofisario-adrenocorticale (LHPA), detto anche “asse dello stress”. In particolare, sono presenti: livelli di cortisolo basale più elevati, un aumento più rapido e un picco più elevato del cortisolo in risposta a fattori di stress percepiti e tempi più lunghi di recupero, per ritornare al livello di base, una volta che l’evento stressante è passato.
L’evento specifico che sollecita i sentimenti di ansia può consistere in un cambiamento atteso, la modificazione inaspettata di una routine, critiche o complimenti pubblici, oppure un’esperienza sensoriale.

Percezione sensoriale molto sensibile

Una percezione sensoriale molto sensibile, specialmente ai suoni, può portare la persona a preoccuparsi pensando a quando si verificherà l’esperienza sensoriale dolorosa successiva. Per una persona Asperger il suono di un cane che abbaia può essere un’esperienza atroce. Questo può portare a essere agorafobici e ad avere paura di uscire di casa, perché lungo il percorso potrebbe ancora sentire qualche cane abbaiare. La sensibilità sensoriale genera una sensazione di ansia, ma e sentirsi in ansia intensifica la percezione sensoriale, quindi la combinazione tra i due aspetti incide profondamente sulla qualità di vita della persona.

Ipervigilanza: pupille sempre spalancate!

L’ansia produce, da un punto di vista attentivo, ipervigilanza e spostamento dell’attenzione verso stimoli potenzialmente aversivi. Contemporaneamente l’ansia produce difficoltà nella regolazione delle emozioni negative e ipereccitabilità, generando un’eccessiva reattività agli stimoli sensoriali.

Comportamento di evitamento, fobie.

L’ansia in sé e la risposta che consegue alla stimolazione sensoriale producono una sensazione di incontrollabilità percepita e quindi comportamenti di controllo ed evitamento; d’altra parte, l’ipersensibilità sensoriale produce un’iper-risposta agli stimoli ambientali generando sensazioni percepite come negative che possono causare fobie specifiche (nell’autismo è comune la presenza di fobie atipiche su base sensoriale, per esempio per rumori forti, o particolari colori). Attraverso l’esposizione ripetuta, la sensazione di imprevedibilità del successivo assalto sensoriale, la sua incontrollabilità e la difficoltà nell’usare la referenzialità sociale per darvi un senso, si produce un condizionamento che renderà più facile provare ansia in futuro. Questo genera a sua volta ipervigilanza, iperattivazione ed evitamento, creando un quadro di ansia generalizzata.

L’ansia irrigidisce i muscoli del corpo e il pensiero

Essere in ansia influenza il pensiero e induce a sviluppare strategie per ridurne il livello. Quando si è rilassati il corpo è flessibile, ma quando si è in ansia i muscoli si tendono e ci si irrigidisce. Quando si è in ansia, anche la modalità di pensiero diventa rigida e la capacità di risolvere flessibilmente i problemi si riduce. Quando una persona con sindrome di Asperger è in ansia tende a pensare più rigidamente. Uno dei segni dell’ansia è una “visione a tunnel” o un pensiero a “binario unico”.

Evitamento, il ritiro nella solitudine e nell’interesse speciale

Un mezzo per evitare le situazioni che suscitano ansia è sviluppare un tipo di personalità che, sfortunatamente, risulta controllante o oppositivo. Il bambino può utilizzare i capricci, il ricatto emotivo, un rigido disprezzo e la sfida per fare in modo di evitare le circostanze che potrebbero aumentare la sua ansia. Un altro modo per tenersene lontani consiste nel ritirarsi nella solitudine o nell’interesse speciale. Di solito l’ansia maggiore è associata alle situazioni sociali e stare da soli garantisce di non fare alcun errore in quest’ambito, non subire umiliazioni o non essere tormentati dagli altri. L’interesse speciale può essere talmente appassionante e piacevole che nessun pensiero ansioso si intromette nella mente della persona.

Grado ansiogeno estremo

Bisogna tener presente che anche l’automedicazione è un modo per ridurre l’ansia, per esempio attraverso l’uso di bevande alcoliche o di cannabis.
Quando l’ansia è di grado estremo e dura da tempo può manifestarsi una perdita del contatto con la realtà, per cui la persona sviluppa deliri congruenti con l’umore. L’ossessione può trasformarsi in delirio, specialmente quando la persona abbandona la resistenza ai pensieri ossessivi o intrusivi e la consapevolezza scompare. Il pensiero appare disorganizzato e psicotico, e chi manifesta caratteristiche di questo genere ha bisogno di intervento specialistico.

La famiglia delle persone Asperger

Avendo sofferto di ansia per un lungo periodo, la persona diventa estremamente sensibile a qualunque situazione possa incrementarla. Può manifestarsi una tendenza a “premere il pulsante d’emergenza” troppo velocemente. Questo incide anche sulla qualità di vita di chi supporta la persona Asperger con disturbo d’ansia cronico e su quella della famiglia, con evitamento delle situazioni che potenzialmente possono provocare questo stato, mentre la persona e i familiari sentono di “camminare su un campo minato”.
Alcune persone Asperger possono preoccuparsi per eventi ed esperienze che molto probabilmente non si verificheranno mai. Le persone autistiche possono sprecare una quantità incredibile di energia, con il corpo teso in ogni sua parte per lo stato d’ansia, a rimuginare su qualcosa che probabilmente non dovranno mai affrontare.

I disturbi d’ansia più comuni

I disturbi d’ansia più comuni nei bambini e negli adulti con sindrome di Asperger sono il disturbo ossessivo-compulsivo (OCD), il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), il rifiuto scolastico, il mutismo selettivo, il disturbo d’ansia sociale e le fobie specifiche

(fonte: testo tratto da GUIDA COMPLETA ALLA SINDROME DI ASPERGER di Tony Attwood edizione italiana a cura di Davide Moscone e David Vagni – Edra 2019 )

(Nota: Il testo è stato modificato in alcune parti e titolato.)

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